[2020-08-27]

Lettera al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini

Di seguito il testo integrale della lettera aperta che Doc/it ha inviato al Ministro Franceschini in seguito alla pubblicazione dei risultati del Bando promozione per l'anno 2020. 

 

 

C. a. Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo On. Dario Franceschini

 

p. c. Sottosegretario On. Anna Laura Orrico

 

p. c. Direttore della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo Dott. Nicola Borrelli

 

 

Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, in occasione della pubblicazione sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo degli esiti riguardanti i Contributi ad attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva per l’anno 2020, ritiene necessario porre all’attenzione del Ministro On. Dario Franceschini alcuni elementi di riflessione su cui chiede un sollecito confronto pubblico, insieme alle principali Associazioni di categoria degli autori e produttori italiani e a tutti gli operatori del settore.

 

In un difficile periodo di ripresa economica e sociale, in cui purtroppo non si ha ancora certezza di un compiuto ritorno alla normalità, e dove diventa sempre più necessario impostare progettualità solide in una strategia d’insieme che agisca non solo nel quadro italiano ma internazionale, nel rispetto di quelle linee europee che possono valere in generale, per una “Europa green, digitale e resiliente”, è ancor più opportuno dimostrare in ogni campo, pubblico e privato, di voler investire secondo visioni strategiche complessive e piani di sviluppo a lungo termine.

 

Il MiBACT sta investendo in modo considerevole sull’impresa culturale cinematografica del nostro Paese, ma i risultati del Bando promozione appena pubblicati ci invitano ad avviare una riflessione più ampia, che tenga conto anche del mutato contesto internazionale in cui ci troviamo a operare non senza preoccupanti difficoltà.

 

La stragrande maggioranza dei festival premiati quest’anno ha ottenuto un contributo compreso tra i 10 e i 30 mila euro, ma la categoria di riferimento è la stessa in cui un solo festival può ottenere un contributo straordinariamente elevato rispetto alla media, e dove alcuni festival e premi storici di indubbia fama internazionale, alcuni dei quali da sempre impegnati nella diffusione del cinema documentario d’autore il cui valore non è contrattabile, subiscono, contestualmente, un significativo taglio del contributo. Questa circostanza quantomeno anomala in un tempo in cui è richiesta particolare perizia nelle decisioni pubbliche non solo in ambito economico culturale, sembra negare il bisogno di agire secondo visioni strategiche e programmi di sostegno chiari.

 

In questa particolare fase storica, inoltre, è motivo di grande preoccupazione l’esile sostegno a Ricerca e sviluppoche emerge dai risultati pubblicati, ambito esplicitamente menzionato tra gli obiettivi del Bando e straordinariamente importante in particolare per i documentaristi, che dal punto di vista di Doc/it si traduce in un inadeguato sostegno all’internazionalizzazione, allo sviluppo delle coproduzioni internazionali e alla formazione professionale, tra i Principi espressi dall’Art.3 della Legge n. 220 del 2016 recante Disciplina del Cinema e dell’Audiovisivo, che punta, più in generale, al consolidamento del settore cinematografico indipendente.

 

In un tempo incerto come questo, il settore del cinema e dell’audiovisivo italiano ha bisogno di chiare mappe di navigazione, equilibrio, lungimiranza, concertazione, e nelle scelte di investimento pubblico coraggio accompagnato da chiara visione strategica.

 

Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani chiede al Ministro Dario Franceschini un confronto immediato su tre questione ritenute centrali per una più compiuta applicazione dell’Art. 27 della “Legge Cinema”, Contributi ad attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva:

 

- L’opportunità di una programmazione pluriennale degli investimenti, in cui risultino chiare le linee d’indirizzo ed evidenti i principi di equità nella ripartizione del fondo all’interno delle singole categorie;

 

- La necessità di una ridefinizione dei criteri di selezione dei progetti, per un maggiore sviluppo di visioni strategiche di investimento economico e culturale concepite su lunghi periodi e per un settore internazionale interconnesso;

 

- E la necessità di una ridiscussione dei criteri di scelta dei membri della Commissione e dei termini dell’incarico a loro conferito.

 

Sicuri di un sollecito e positivo riscontro, ringraziamo della cortese attenzione e porgiamo i nostri più cordiali saluti.

 

Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani